ACCESSIBILITÀ ed INCLUSIVITÀ come fulcro dell’intero progetto
Uno spazio scolastico che voglia dirsi egualitario, accogliente, accessibile, e rispettoso delle diversità, deve poter consentire realmente l’attuazione di processi di inclusione sociale. Pensando la scuola come istituzione che assolve primariamente al compito di “rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti”, sono state promosse varie scelte fortemente caratterizzanti, simbolicamente ed architettonicamente, il progetto, per rendere la scuola effettivamente inclusiva.
La prima declinazione architettonica, per forza evocativa, di questa idea è certamente rappresentata dalle RAMPE: tutto l’edificio si erge attorno al collegamento principale, situato al centro dell’agorà, nell’atrio della scuola. Le rampe sono proposte come principale via d’accesso, uguale per tutti, attraverso cui raggiungere i diversi livelli della scuola: a ciascuno e chiunque è così data la possibilità di accedere ai vari ambienti, interni ed esterni, nel pieno riconoscimento della libertà, della singolarità e della differenza che ne deriva. A nessuno è richiesto di pervenire ai luoghi della quotidiana vita scolastica attraverso vie discriminanti e marginalizzanti (ascensori distinti dalle scale), le quali non fanno altro che promuovere la percezione della diversità in termini di distanza, impossibilità, preclusione, demerito ed esclusione. Al contrario, la scelta di una via centrale unica, cuore dell’edificio, uguale per tutti, risulta invito all’incontro, al riconoscimento, all’accoglienza e alla rivalutazione della diversità come ricchezza ed occasione. La scelta delle rampe è inoltre invito alla cura reciproca, alla crescita di ciascun soggetto facente parte della comunità scolastica; è invito alla collaborazione, alla cooperazione e alla solidarietà. Scuola per tutti, nessuno escluso.
Ulteriore declinazione dell’idea d’inclusività è rappresentata dalla scelta di proporre servizi igienici, divisi per sesso, ma accessibili a chiunque, con metrature e dispositivi utilizzabili sia da chi ha necessità di mobilità speciali sia da chi non ne ha.